

LE MASCHERE DI PAESAGGIO - NOVITÁ LIGHTROOM CLASSIC 14.3
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INTRODUZIONE
In questo articolo parleremo delle nuove maschere di paesaggio introdotte da Adobe all’interno di Lightroom Classic dalla versione 14.3 e in Camera Raw Versione 17.3 rilasciate ad aprile 2025, uno strumento di selezione basato sull’intelligenza artificiale e in grado di riconoscere, al momento del lancio, 7 differenti tipologie dettaglio differenti: il cielo, l’architettura, la vegetazione, l’acqua, il terreno artificiale, il terreno naturale e le montagne.
Si tratta come vedremo di uno strumento che anche se ancora nettamente migliorabile può risultare parecchio utile soprattutto se utilizzato in accoppiata ad altri strumenti di mascheratura.
Sul finale dell’articolo vedremo poi un paio di altre novità introdotte in Lightroom Classic, come l’introduzione delle trasparenze all’interno del modulo sviluppo e il miglioramento del menù relativo ai cataloghi recenti, due novità meno appariscenti ma che vanno a migliorare ulteriormente un software ormai molto completo e performante.
COME FUNZIONANO E COME UTILIZZARLE
Ho iniziato questa prova delle nuove maschere di paesaggio utilizzando una fotografia scattata all’alba sulla costa dei Trabucchi in Abruzzo, un’immagine che in primo piano ha un molo artificiale e uno scivolo per barche in legno, mentre la struttura del trabucco in pieno controluce occupa gran parte dell’orizzonte.
Ho scelto questa immagine come primo test proprio perché ero curioso di scoprire come si comportava l’intelligenza artificiale di Lightroom nella selezione del trabucco e del pontile, riuscirà a identificarle e inserirle magari nella categoria relativa all’architettura delle maschere di paesaggio?
Lo scopriremo presto… ma andiamo con ordine…
Per accedere a questo nuovo strumento di selezione occorre andare nel modulo di sviluppo di Adobe Lightroom e una volta aver proceduto con le modifiche globali passare al pannello mascheratura.
Se non abbiamo ancora creato maschere troviamo la nuova voce paesaggio subito sotto ai tre tastoni dedicati al soggetto, al cielo e allo sfondo.

Basterà cliccarci sopra che Lightroom eseguirà l’analisi della fotografia alla ricerca delle caratteristiche del paesaggio, e dopo alcuni secondi ci proporrà l’elenco delle tipologie riconosciute.
Nel caso di questa fotografia dei trabucchi l’intelligenza artificiale ha riconosciuto le maschere di paesaggio per il cielo, per l’acqua e per il terreno naturale, che in questo caso in realtà è rappresentato dal molo artificiale.
Per vedere che cosa è stato riconosciuto basta passare al puntatore del mouse sopra a una delle voci per vedere sull’immagine la sovrapposizione della maschera che evidenzierà la zona interessata dalla selezione.
Nel caso la selezione non fosse visibile basterà attivare la spunta “mostra sovrapposizione” all’interno del pannellino con l’elenco delle maschere.
Nel caso la selezione non fosse ben visibile è possibile migliorarne la visibilità cambiando il colore della sovrapposizione, per farlo basta cliccare sul quadratino colorato e scegliere un colore alternativo.
Nessuna delle maschere generate è stata però in grado di riconoscere il trabucco e anche la maschera relativa al terreno naturale non è particolarmente precisa andando come potete vedere dall’immagine sottostante a selezionare anche parte del trabucco.

In questo caso non si tratta di un problema particolarmente grave, basterà infatti sottrarre le parti non interessanti della selezione con un pennello.
Se non avete dimestichezza con questo tipo di operazioni invito a guardare il video YouTube che trovate linkato su questa pagina.
Una volta verificato se le maschere di paesaggio selezionate in automatico da Adobe Lightroom sono utili per la post-produzione basterà selezionare la voce corrispondente e cliccate su crea maschera.
È anche possibile selezionare più di una voce contemporaneamente, in questo modo verranno create separatamente tutte le maschere selezionate e saranno tutte rinominate.
Così procedere con le nostre modifiche ed eventualmente creare nuove maschere.
Come già accadeva con le maschere automatiche già presenti in Adobe Lightroom, ad esempio la maschera del cielo e dello sfondo, anche le maschere di paesaggio risulta non essere selezioni piuttosto nette e alle volte non precisissime punto
Questo le rende inadatte le regolazioni troppo marcate, a mio parere pur risultando utili ed interessanti, danno sul meglio se utilizzate in abbinata ad altri strumenti di selezione, come ad esempio il pennello che le sfumature lineari.
Come ho già accennato poco sopra è possibile rifinire le maschere di paesaggio sommando, sottraendo o intersecandole con altre selezioni.

Come tutti gli strumenti di selezione automatici, anche le maschere di paesaggio, vanno utilizzate con attenzione, meglio se affiancate ad altri strumenti per rifinirle
LA GESTIONE DEI CATALOGHI
Come detto nell’introduzione di questo articolo all’interno dell’aggiornamento 14.3 sono presenti ancora altri due piccoli miglioramenti.
Il primo riguarda la gestione dell’elenco dei cataloghi recentemente utilizzati, se durante il vostro flusso di lavoro non vi limitate all’utilizzo di un solo catalogo Lightroom tiene in memoria l’elenco dei cataloghi in modo da poterli riaprire velocemente selezionando la voce “Apri recente” all’interno del menu “file”.

Fino ad ora però non era possibile eliminare le voci dei cataloghi non più utilizzate
Ora è possibile farlo selezionando la voce “gestisci cataloghi” presente in questo menu.

Si aprirà il pannello “gestisci cataloghi recenti”, basterà selezionare i cataloghi da eliminare e cliccare sulla voce “rimuovi da recenti”.
Da notare che Lightroom ci avviserà che il catalogo verrà solo rimosso dall’elenco ma non verrà cancellato se desideriamo cancellarlo bisognerà procedere manualmente attraverso esplora risorse.
LE TRASPARENZE NEL MODULO SVILUPPO
L’ultima modifica introdotta con questo aggiornamento riguarda la gestione delle trasparenze all’interno del modello sviluppo sugli strumenti trasformazione e taglierina.
Se ad esempio andiamo a modificare la fotografia all’interno del modulo trasformazione riducendo la dimensione utilizzando scala comparirà lungo il perimetro un pattern a scacchiera che sta ad indicare la trasparenza.
Quest’ultima viene riportata anche su Photoshop nel caso continuassimo il nostro lavoro di post-produzione dell’immagine sul famoso software di Adobe.

Da notare che la visualizzazione del pattern avviene solo all’interno del modulo dello sviluppo mentre all’interno della libreria scomparirà un passepartout bianco.
Per il corretto funzionamento di questo strumento è necessario che si è attivato il supporto del processore grafico, nel caso riscontraste problemi occorre andare all’interno del pannello preferenze di Lightroom, che potete trovare nel menu modifica, e selezionare la voce “usa GU per la visualizzazione” che trovate nella palette “prestazioni”

In questo modo verrà abilitato il supporto del processore grafico nelle operazioni di rendering di Adobe Lightroom indispensabile per questa nuova funzione ma non solo.
Se non conoscete questi argomenti ho semplicemente se siete interessati ad approfondire chiamare funzionalità di Adobe Lightroom Classic vi segnalo il mio video corso che è disponibile qui sul portale www.corsi-fotografia.com
CONCLUSIONI
In conclusione con l’aggiornamento 14.3 Adobe ha ulteriormente migliorato Adobe Lightroom soprattutto per quanto concerne il modulo sviluppo con l’introduzione delle nuove maschere di paesaggio basate sull’intelligenza artificiale.
Si tratta indubbiamente di uno strumento veloce e intuitivo ma ancora un po’ acerbo e sicuramente sarà oggetto di miglioramenti con i prossimi aggiornamenti.
Già da ora le maschere di paesaggio possono risultare comunque molto utili soprattutto se si utilizzano in abbinata agli altri strumenti di selezione, In questo modo sarà possibile creare selezioni e maschere complesse per andare a svolgere una post produzione dell’immagine mirata ed efficace.
A tal proposito se siete interessati allo sviluppo dei file raw utilizzando Lightroom o camera raw Vi segnalo il mio video corso “TECNICHE DI SVILUPPO RAW PER LA FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO”, disponibile qui sul portale www.corsi-fotografia.com, che tratta proprio questi argomenti partendo dall’analisi del file raw per arrivare allo sviluppo complete creativo delle immagini.
A questo punto non mi resta che più tardi e dammi appuntamento qui sul blog per altri articoli dedicati alla fotografia e alla post-produzione, prima di farlo se non lo state già facendo vi invito a seguire il canale YouTube e di iscrivervi alla newsletter in questo modo sarete sempre aggiornati su nuovi video, articoli e sulle nuove formazioni disponibili.
Ciao a tutti e alla prossima!
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