

FOCUS STACKING E SVILUPPO COMPLETO - LE MONT-SAINT-MICHEL
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INTRODUZIONE
In questo articolo vi mostrerò lo sviluppo completo di una fotografia scattata all’alba in uno degli spot più conosciuti di Le Mont-Saint-Michel, si tratta di uno scatto realizzato utilizzando una lunghezza focale di 92 mm che unito al fatto che intorno al Monte era presente un po’ di nebbia mi ha portato a scegliere di eseguire una serie di fotografie con punti di messa a fuoco differenti per poterli poi unire in post-produzione nella realizzazione di un Focus Stacking in modo da evitare problemi di profondità di campo.
Partiremo quindi con l’unione delle fotografie per poi finire con lo sviluppo completo all’interno di Adobe Lightroom
UNIRE LE FOTOGRAFIE IN FOCUS STACKING UTILIZZANDO HELICON FOCUS
Il Focus Stacking è una tecnica fotografica molto utile tutte le volte che a causa della tipologia di fotografia o delle condizioni di scatto si presentano problemi di profondità di campo tali da impedire che la fotografia ottenuta risulti interamente a fuoco.
Si tratta di una tecnica che trae origine dalla Macrofotografia ma che alle volte si rivela utile anche nella fotografia paesaggistica.
Consiste nello scattare una serie di fotografie utilizzando punti di messa a fuoco differenti, partendo da un punto molto vicino alla posizione di scatto per arrivare all’infinito.
In questo modo unendo in post-produzione le informazioni contenute in tutte le fotografie si potrà ottenere un’immagine finale perfettamente a fuoco in tutte le sue parti.
Per unire le fotografie scattate è possibile procedere sia utilizzando gli strumenti presenti in Adobe Photoshop che avvalendosi di un software esterno appositamente realizzato per effettuare questa operazione, Helicon Focus
Quando si parla di fotografia di paesaggio tutti e due i metodi in genere restituiscono buoni risultati, mentre le cose si complicano un po’ quando si parla di Macrofotografia, all’interno del mio flusso di lavoro io utilizzo Helicon Focus perché si integra perfettamente con Adobe Lightroom, lavorando come se fosse un plugin, e soprattutto permette di unire le fotografie scattate partendo direttamente dai file RAW e restituendo un file DNG, quindi nuovamente un RAW ricco di informazioni e perfettamente lavorabile.
Cominceremo quindi analizzando questo modo di procedere e al termine di questo articolo vi mostrerò la procedura per unire gli scatti utilizzando solamente Photoshop senza bisogno di software esterni per realizzare il Focus Stacking.
Una volta che abbiamo caricato gli scatti realizzati all’interno di Adobe Lightroom possiamo passare direttamente all’unione senza effettuare nessuna operazione preventiva, basta selezionare tutte le fotografie, cliccare con il tasto destro e selezionare la voce /esporta/Helicon Focus DNG

In questo modo Adobe Lightroom passerà i file RAW direttamente a Helicon Focus che una volta terminata l’unione del Focus Stacking salverà il risultato in formato DNG
All’apertura del software possiamo vedere che la sua interfaccia è molto semplice, al centro abbiamo la visualizzazione di una delle immagini e a destra una colonna dove possiamo vedere l’elenco dei file utilizzati e in fondo le impostazioni del metodo utilizzato per l’esecuzione del Focus Stacking.
Per quanto riguarda la fotografia di paesaggio in generale bastano le impostazioni consigliate dal software cioè il metodo B (mappa di profondità) lasciando inalterati gli alti parametri.
Per proseguire basca cliccare su crea e in pochi secondi il Helicon Focus unirà il Focus Stacking.

A questo punto si aprirà una nuova interfaccia molto simile ma divisa in due, a sinistra vedremo una delle immagini iniziali (quella selezionata nella colonna di elenco a destra) e a destra l’immagine finita.

Il lavoro è terminato, basterà selezionare la palette Salva in alto in centro e salvare l’immagine finale.
A questo punto possiamo chiudere Helicon Focus e al ritorno in Lightroom verrà automaticamente aggiunto il file DND contenente il risultato del Focus Stacking che potremmo sviluppare interamente grazie agli strumenti di Adobe Lightroom.
Helicon Focus è un software di terze parti che si integra perfettamente con Adobe Lightroom permettendo di realizzare con semplicità un Focus Stacking
LO SVILUPPO GLOBALE IN ADOBE LIGHTROOM
Una volta rientrati in Adobe Lightroom possiamo così procedere allo sviluppo del solo file DNG finale contenente il Focus Stacking realizzato con Helicon Focus.
Per poter valutare meglio le operazioni che ho eseguito vi consiglio la visione integrale del video che trovate linkato in questa pagina ma in generale le operazioni che eseguo all’interno di Lightroom per le mie immagini di paesaggio sono riassumibili in quest’ordine:
- Sistemazione dei difetti e clonature varia
- Sistemazione delle deformazioni inserite dall’ottica
- Sistemazione delle distorsioni geometriche
- Aumento del dettaglio
- Impostazioni cromatiche di base grazie al pannello calibrazione
- Impostazione del profilo di sviluppo
- Bilanciamento del bianco
- Regolazione della distribuzione della luminosità dell’immagine grazie al pannello base (Esposizione, luci, ombre, bianchi e neri)
- Correzione di saturazione e vividezza
- Gestione del contrasto cromatico grazie ai pannelli HSL e Color Grading
Una volta eseguite queste prime operazioni tecniche globali necessarie alla sistemazione di base di contrasti, dettagli e colori all’interno dell’immagine possiamo dedicarci ad una fase finale e più creativa passando al pannello MASCHERATURA di Adobe Lightroom

LE MODIFICHE LOCALI CON LE MASCHERATURE
Una volta sistemata la prima parte di sviluppo che potremmo definire “tecnica” in quanto utile a correggere i difetti globali dell’immagine e definire le basi per l’aspetto finale dell’immagine possiamo passare ad agire localmente tramite il pannello Mascheratura di Lightroom
In questa fase è possibile andare a correggere piccoli difetti localizzati ma soprattutto andare ad agire in maniera creativa, potremmo infatti:
- Enfatizzare la luce come intensità e direzione
- Accentuare i dettagli nelle zone fondamentali dell’immagine
- Creare colpi di luce e zone di ombra
- Simulare Effetti Glow ed Orton
- Creare vignettature controllate in modo da concentrare l’attenzione sulle parti salienti della fotografia.
In particolare per questa immagine ho:
- Accentuato la luce proveniente da destra grazie ad una maschera radiale e ad una vignettatura
- Enfatizzando la nebbia davanti al borgo utilizzando un filtro radiale
- Sistemato la luminosità e il colore del canale in ombra a centro immagine usando un selettore colore e un filtro radiale
- Scurito la zona sinistra del prato grazie a due filtri lineari intersecati e ad un pennello
- Scurito le ombre a destra
- Sistemato e scurito il cielo

Come già detto per il capitolo precedente vi invito alla visione integrale del video che trovate linkato in questo articolo per poter meglio comprendere quello che ho fatto per questa immagine, inoltre se siete interessati a saperne di più riguardo allo sviluppo dei file RAW vi segnalo il mio videocorso “TECNICHE DI SVILUPPO RAW PER LA FOTOGRAFIA DI PAESAGGIO” dove in più di 9 ore di video vi mostro il mio approccio all’immagine utilizzando ben 10 esempi di sviluppo completi
IL MONTAGGIO DEL FOCUS STACKING CON ADOBE PHOTOSHOP
Come promesso all’inizio di questo articolo parliamo ora di come sia possibile montare un’immagine realizzata con la tecnica del Focus Stacking utilizzando solamente gli strumenti disponibili in Adobe Photoshop senza l’ausilio di software esterni.
La prima cosa da dire è che esiste una differenza notevole nell’ordine delle cose da fare, in questo caso infatti per prima cosa dovremmo sviluppare integralmente le singole immagini scattate, tutte nello stesso modo, per poi passare in Photoshop per procedere al montaggio.
Per partire quindi dobbiamo scegliere una delle immagini e svilupparla esattamente come abbiamo fatto nei due capitoli precedenti per il file DND prodotto da Helicon Focus, a questo punto dobbiamo selezionare tutte le immagini, facendo attenzione che l’immagine presa come riferimento (è quella che rimane con la cornice più chiara) coincida con quella che abbiamo sviluppato (all’interno del video io per non dover rifare tutto da capo ho utilizzato il DNG prodotto da Helicon)
A questo punto basta andare in “Sincronizza Impostazioni” selezionare tutto e confermare, in pochi secondi tutte le immagini saranno sincronizzate e avranno lo stesso sviluppo, in pratica differiranno solo per il punto di messa a fuoco.

Una volta che tutti i file saranno sistemati, sempre selezionandoli tutti, basta cliccare col tasto destro e dal menù selezionare /Modifica in/Apri come livelli di Photoshop.
A questo punto si aprirà Photoshop con le immagini caricate una per ogni singolo livello, basterà selezionarli tutti e andare nel menù modifica a selezionare “fusione automatica dei livelli”
All’interno del pannello delle impostazioni dello strumento selezioniamo “Serie di immagini” lasciando deselezionate le altre opzioni e confermiamo.
In pochi secondi ecco che su ogni singolo livello compaiono delle maschere che lasciano vedere solo le parti a fuoco e il nostro Focus Stacking sarà montato.

CONCLUSIONI
In conclusione abbiamo visto come la tecnica del Focus Stacking possa risultare molto utile nella fotografia di paesaggio per risolvere eventuali problemi di profondità di campo per poi andare a montare le immagini e procedere ad uno sviluppo completo e approfondito grazie ad Adobe Lightroom
Sono partito utilizzando Helicon Focus che ha come caratteristica quella di integrarsi perfettamente con Lightroom e di lavorare direttamente a livello di Raw, e a quel punto vi ho mostrato come ho postprodotto il risultato finale utilizzando Adobe Lightroom.
A fine articolo vi ho spiegato come procedere senza l’ausilio di software esterni ma solo con Lightroom e Photoshop spiegando come il processo risulta invertito, prima occorre sviluppare interamente tutti i RAW per poi montarli in Focus Stacking utilizzando Photoshop.
In questo caso specifico i due risultati sono praticamente identici ma è doveroso precisare che sulla scena non era presente nessun movimento, ad esempio non c’era vento e non era presente acqua nella scena, in caso contrario il montaggio poteva diventare parecchio difficoltoso e i risultati dei due metodi potevano essere parecchio differenti.
In generale la tecnica in fase di scatto è sempre realizzabile ma il montaggio non è sempre semplice e in alcuni casi sarà necessario montare il tutto tramite maschere manuali in Photoshop.
A questo punto non mi resta che salutarvi e darvi appuntamento qui sul blog per altri articoli dedicati alla fotografia e alla post-produzione, prima di farlo se non lo state già facendo vi invito a seguire il canale YouTube e di iscrivervi alla newsletter in questo modo sarete sempre aggiornati su nuovi video, articoli e sulle nuove formazioni disponibili.
Ciao a tutti e alla prossima!
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